domenica 27 novembre 2011

Un'interessante serata di storia gerenzanese...

Venerdì 25, si è svolto presso l'auditorium un incontro organizzato dal Comitato Gerenzano 150° su 2 temi dedicati al nostro paese: la presenza di chiese, oratori e cappelle scomparse in Gerenzano, ed i corsi d'acqua presenti nel nostro comune.
La prima parte, quella dedicata ai luoghi di culto dimenticati, è stata presentata da Mauro Ghirimoldi. Devo dire che Mauro ha illustrato in maniera semplice ed efficace l'argomento proposto, facendolo risultare molto interessante. Abbiamo quindi scoperto dalla sua ricerca che a Gerenzano esistevano, pur se in epoche diverse, fino a 7 chiese, oltre a svariate cappelle ed oratori. Di alcune è riuscito a risalire o ipotizzare la collocazione sul territorio gerenzanese, di altre purtroppo non si ha idea di dove fossero. Nei secoli queste chiese e cappelle sono state distrutte o abbandonate, e le rovine venivano rivendute per restaurare la chiesa principale (la nostra ancor attuale San Pietro e Paolo). Questo per far capire la povertà che c'era a quel tempo. Inoltre Mauro mi ha fatto scoprire una cosa che non sapevo assolutamente: fino alla metà/fine del '700 (se ricordo bene la data), il cimitero di Gerenzano era in piazza della chiesa, per capirci più o meno dove c'è ora la cooperativa, il Despar ed il Rino macellaio. Parlando poi con mio padre, mi ha detto che in tutti i paesi a quel tempo il cimitero era prassi comune che si trovasse subito a ridosso delle chiese. Poi con il passare del tempo, i cimiteri sono stati spostati verso le periferie dei paesi. Ci sarebbe un'aneddoto da raccontare sul cimitero in piazza a Gerenzano, ma ho promesso alla persona che me lo ha detto di non renderlo pubblico (e mi fermo qui, perchè ho già parlato troppo).
La seconda parte della serata si è invece incentrata sui corsi d'acqua gerenzanesi. Il relatore è stato Paolo Zaffaroni, giovanissimo presidente dell'Associazione Culturale Il Gelso. Ha illustrato con l'ausilio di cartine topografiche ed immagini i corsi  d'acqua di Gerenzano, dal Bozzente (e Bozzentino), ai fontanili, e le rogge minori. Sapevate che anche in via Berra (la via della posta) vi era in fontanile ? Si congiungeva con il corso del fontanile del Bettolino all'altezza della fine di via XX Settembre. Poi vi erano altri corsi d'acqua all'interno del paese ed all'esterno. E' stato proposto il vecchio corso del Bozzentino (corso che in alcuni punti è ancora visibile), ed inoltre Paolo ci ha regalato una bellissima sorpresa: un'intervista ad una gerenzanese DOC classe 1932, residente al Laghetto, che ci ha raccontato le vicende del Laghetto (e anche sue), fino alla scomparsa di quest'ultimo. E' sempre affascinante ed emozionante ascoltare queste persone che raccontano la vita che fu ! La signora ha raccontato di quando sposandosi, si è trasferita ad abitare al Laghetto, che a quei tempi (1953) era staccato ed isolato dal paese (pensate un pò oggi come si è invece espansa l'area abitata fino a conglobare ed addirittura oltrepassare questa area). Ci ha raccontato che il marito pescava gli spinoni in quella "cava" (o scarduni come ha fatto notare mio padre), i ragazzi ci facevano il bagno, al centro c'era un isolotto ricoperto di robinie, come d'altronde lo era tutta la circonferenza del Laghetto. Il Laghetto era alimentato da una delle rogge che arrivavano dal paese, l'acqua aveva un ingresso ed un'uscita, quindi vi era sempre un ricambio, cosa che rendeva l'acqua del Laghetto pulita. Inoltre ha raccontato che da piccola si giocava nel greto del Bozzentino, con tutti gli altri bambini.
E' stata una bellissima testimonianza, ed è importante raccogliere le parole dei nostar vecc, perchè tramandano la nostra storia, le nostre tradizione, il nostro sapere !
Gerenzano sorge praticamente sull'acqua: è noto (ed è emerso anche durante la serata), che più di una volta scavando per costruire le fondamenta di case ci si è trovato contro l'esistenza di sorgive. Le fondamenta di alcune case, come ha raccontato mio padre, poggiano su numerosi pali. Chi ha seguito i lavori di costruzione dell'ecomostro in stazione, avrà notato che c'erano sempre in azione delle pompe che drenavano continuamente il terreno, scaricando l'acqua in fognatura (non invidio quindi chi ha acquistato casa lì). Per i gerenzanesi "puri", è noto che in quel punto vi è la presenza di una falda acquifera. Nel corso degli anni ha allagato svariate volte i palazzoni all'ingresso di via San Giuseppe, e nel retro di casa mia (posta in quella zona), vi è ancora presente un pozzo da dove i miei nonni e bisnonni attingevano l'acqua. Ora il pozzo è stato chiuso, ma mi piacerebbe provare a riaprirlo per vedere se c'è ancora presenza di acqua (anche se temo che con la costruzione dell'ecomostro ed il futuro sottopasso per Turate, l'acqua non riesca più a raggiungere il mio pozzo).
In conclusione, è stata davvero una bella serata, soprattutto per me, visto che queste cose mi affascinano sempre. Complimenti quindi al Comitato del 150° di Gerenzano, a Mauro Ghirimoldi ed ai ragazzi de Il Gelso per la passione, l'impegno e la caparbietà con cui ci regalano questi spicchi di storia gerenzanese piacevolissimi !
Alla prossima !

P.S. - Note negative a margine della serata:
  1. L'assenza delle istituzioni gerenzanesi (e si che i temi riguardavano il paese da loro governato). Ennesima prova di menefreghismo verso appuntamenti da loro non organizzati.
  2. L'assenza di miei coetanei o giù di lì. C'era un buon pubblico, ma quasi tutti erano molto grandi. Della mia generazione non c'era nessuno...peccato !
Ed alla fine, nell'accomiatarsi tra mio padre ed altre persone è rispuntata fuori una parola in dialetto che avevo già sentito in un'altra occasione: la BURZELA...(o BRUSELA nella versione turatese)...ma di questo parleremo prossimamente !

2 commenti:

  1. Ti ringrazio molto per i complimenti, mi fa piacere che la serata sia stata interessante! ^^ L'ordine di smantellare il cimitero vecchio venne dato nel 1747.

    Mauro

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  2. Grazie a te Mauro per la bellissima serata e per le informazioni che ci hai dato !!!
    Ciao

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